Outlander – Recensione 3×03 – All Debts Paid

Terza puntata di Outlander. Jamie e Claire ancora lontani affrontano ognuno i propri problemi.

Due anni sono trascorsi da quando Jamie è stato catturato e rinchiuso nella prigione di Ardsmuir. Dove con grande piacere di tutti noi ha ritrovato l’amico e compagno fedele Murtagh di cui non si avevano più notizie dalla battaglia di Culloden.

Il nuovo Governatore Lord John Grey, dopo un primo momento di rifiuto nei confronti di Jamie, una volta che ha imparato a conoscerlo, ne rimane inevitabilmente affascinato e l’attrazione ne è una normale conseguenza. In quella prigione Jamie è si un detenuto, l’unico in catene tra l’altro, ma si è guadagnato il rispetto non solo dei compagni detenuti ma anche delle guardie.

Lord Grey trova il modo di avvicinarsi a Jamie e durante una cena i due si confidano e lo scozzese arriva anche a parlargli di sua moglie Claire. Nelle sue parole si avverte quanto le manchi. Quando pensi ancora a lei nonostante siano passati così tanti anni da quando lei è tornata nella sua epoca. Il fatto che riesca a parlare di Claire con Lord Grey fa intuire quanto sia diverso il loro legame da quello tra detenuto e carceriere. Jamie con un escamotage arriva perfino a pregare Lord Grey di ucciderlo, facendo appoggio sulla promessa che lo stesso Grey molti anni prima gli aveva rivolto.

Lord Grey però rifiuta di uccidere un uomo disarmato e qualche sera dopo è finalmente chiaro a tutti quanto si senta attratto da Jamie. Lui però non prende bene quella carezza, il ricordo degli abusi di Randall è ancora vivido in lui e respinge in malo modo John Grey.

Ancora una volta però il Governatore non sembra adirato per il comportamento di Jamie, tanto che quando gli altri prigionieri vengono trasferiti nelle colonie al nostro scozzese tocca un destino differente. Per volere di Lord Grey che è riuscito ad intercedere per lui con sua Maestà, Jamie sarà trasferiti ad Helwater per servire Lord Dunsany.

Molti chilometri e molti secoli più avanti, nella Boston degli anni 60, vediamo Claire alle prese con la sua vita di moglie e madre. Una vita all’apparenza normale e felice, ma in realtà è solo un teatrino dietro quello che si cela davvero nel rapporto tra Claire e Frank. Non metto in dubbio che i due si siano amati davvero, ma quel sentimento è ormai lontano ed è impossibile le cose possano aggiustarsi.

Solo una cosa, oltre ovviamente la figlia Brianna, sembra regalare un po di felicità ed orgoglio a Claire: I suoi studi di medicina. La donna riesce a laurearsi ed invita i suoi compagni e colleghi per un aperitivo a casa prima e una cena poi. Un giorno importante per la donna, teniamo presente che non erano ancora moltissime le donne a laurearsi in medicina, rovinata però dallo stesso Frank che all’insaputa di Claire aveva invitato la sua amante Sandy. La rabbia di Claire è più che giustificata e la donna vuole il divorzio. Il marito però non è dello stesso avviso, teme infatti che questo gli impedirebbe di stare accanto a Brianna.

Se all’inizio il suo rifiuto può essere interpretato solo come la paura di un padre di non vedere più la figlia affidata alla madre, molti anni dopo, quando la giovane ha ormai diciotto anni, ci rendiamo conto che quell’uomo ha solo aspettato tutto quel tempo per servire fredda la vendetta che da anni covava nei confronti della moglie, perché in realtà non è mai riuscito a perdonare Claire di amare un altro uomo. Ora Frank non solo vuole il divorzio per trasferirsi in Inghilterra dove sposerà Sandy ma vorrebbe anche portare Brianna con lui. Sa bene che per via della maggiore età Claire non potrà impedirle di partire se lei dovesse accettare.

Dopo due stagioni però abbiamo imparato che in Outlander le cose non vanno quasi mai come pianificato. Mentre è in ospedale a svolgere il suo lavoro di medico, Claire viene avvisata da un suo collega che il marito ha avuto un incidente ed è purtroppo deceduto.

Non so cosa pensare di questa scelta degli sceneggiatori. Non posso dire che Randall sia stato un personaggio che ho apprezzato particolarmente all’interno di Outlander, ma era sicuramente uno dei più interessanti e tormentati e forse avrebbe potuto dare ancora grande contributo a questa serie anche grazie all’attore Tobias Menzies che lo ha interpretato egregiamente, vestendo sia i panni di Frank che del suo crudele antenato Jonathan.

La puntata si chiude con l’ultimo addio di Claire al marito, non ho dubbi che lei lo abbia davvero amato in passato, ma la sua scomparsa ci fa sperare in un prossimo ritorno di Claire tra le braccia di Jamie.

Non ci resta che aspettare le prossime puntate per vedere come evolvono le vicende e se il nostro desiderio di vedere Jamie e Claire di nuovo insieme verrà esaudito.

Concludo qui la mia recensione e vi invito a passare per le nostre pagine affiliate: La Gazzetta di Outlander Il Mondo di Jamie & Claire – The Italian Fangroup Blends of Scotland, Ireland, UK: Ladies’ perfect Tea- Home Caitriona Balfe Italian Fans

Shaula

Nata a Roma, Venerdì 2 Novembre. Fin da piccola ha sempre trovato rifugio nella fantasia. È cresciuta tra libri, film e serie TV. Adora viaggiare, che sia fisicamente o solo con il pensiero. Trova che non ci sia nulla di strano a parlare da soli e quelli che fa con se stessa sono dei veri e propri dialoghi.

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